mercoledì 19 agosto 2009

taking over the weekend

chiariamo da subito, per i vari avventori che visiteranno questo blog per la prima volta. Questo non è un blogspot da cercare su Google con "nome artista" "nome album" blogspot, qui non troverete link per scaricare, spiace, capisco la situazione in cui vi trovate, ci sono passato, adesso starete bestemmiando il mio blog pensando "ma chi cazzo se ne fotte delle tue recensioni se in due minuti mi scarico il disco e me l'ascolto?". In effetti non riuscirei a replicare con argomenti solidi, ma posso dirvi che sono un fico che ascolta roba fica, quindi la mia opinione merita attenzione. E scaricate musica legalmente (LOL). No, serio, almeno comprate il disco se apprezzate l'artista.

Calvin Harris - Ready for the Weekend

se avete voglia di muovere il culo, ma non vi sentite stimolati dall'idea di ascoltare musica ripetitiva di dubbio gusto, Calvin Harris è quello che fa per voi. Lui appartiene a quel genere che io definirei Disco Intelligente, il suono è un miscuglio di elettronica anni '80 e disco anni '70, reinterpretati in chiave moderna, creando un suono fresco e solo vagamente nostalgico. Rispetto al precedente I Created Disco, molto apprezzato a livello internazionale e cagato di striscio qui in Italia, il suono si sposta forse un po' di più verso atmosfere pop, ma lo trovo anche più maturo dal punto di vista degli arrangiamenti. In più il buon Calvin si cimenta in due tracce downtempo (per i profani, parliamo di tracce dal ritmo più lento), che hanno davvero piacevolmente sorpreso il sottoscritto. Vi do due assaggi, il primo è la mia traccia preferita del disco, il secondo è una delle due tracce downtempo su citate

Calvin Harris - Stars Come Out

Calvin Harris - Burns Night


Zion I - The Take Over

siamo sul rap, il duo di Oakland Zion I ritorna con un disco che non riesce ad eguagliare quello che per me resterà un classico, ovvero True & Livin' del 2005, ma resta a mio avviso molto piacevole da ascoltare e degno di nota. The Take Over non è un'uscita fresca come quella che vi ho proposto prima, è fuori da gennaio, ma ha suoni che non disturbano l'ascolto estivo, anzi direi tutt'altro. Il suono è cambiato, seguendo la direzione che già si intraprendeva dal 2005 ovvero la contaminazione di vari suoni, dal jazz, al soul, fino anche a qualche punta di blues e all'elettronica. L'elettronica si fa sempre più avanti e in qualche traccia troviamo anche l'influenza di quell'hyphy che è diventato il suono del mainstream proveniente dalla bay area, un suono che può ricordare molto quello del più comune dirty south. E' un qualcosa che non mi aspettavo da loro, ma a dire il vero questi esperimenti non vengono male e si lasciano ascoltare. Il disco procede omogeneo e piacevole, anche se in alcuni episodi il dito andrà inesorabilmente a cercare lo skip (traccia numero 10 Country Baked Yarns, da dimenticare). Insomma è un disco che va tra alti e bassi, ma gli alti sono davvero degni di nota e l'ascolto del disco per intero è piacevole. Uno di quei dischi che non fanno urlare al miracolo, ma che comunque meritano un posto nella collezione. La prima traccia che lascio in ascolto è la mia preferita del disco, Antenna, la seconda la prendo da True & Livin'.

Zion I - Antenna

Zion I - Luv

2 commenti: